giovedì 17 aprile 2025

Oggi sono 19 anni dal trapianto da donatore non consanguineo per curare il Mieloma

 


Anche quest'anno il 18 aprile festeggio il mio secondo compleanno. In questa data nel 2006 ero ricoverato nella stanza sterile del reparto di Ematologia dell'istituto dei Tumori di Milano. 

Stavo curando il mieloma e il ricovero era per il terzo trapianto cui mi sottoponevo, dopo due autologhi era il giorno di quello da donatore non consanguineo: il più importante.

Mio figlio era nato da pochi mesi, il percorso era pericoloso e faticoso ma la strada era tracciata. 

Ero in un ambiente protetto, chi mi veniva a trovare poteva parlarmi con un citofono da dietro un vetro. Non potevo, quindi, vedere mio figlio.

Mia moglie mi portava le due foto scattate con una delle prime macchine digitali.

Fu davvero durissima, tutto era dilatato, il tempo e la vita avevano cambiato unità di misura. Ogni movimento, ogni pensiero mi affaticava. I giorni non passavano mai. I miei valori però miglioravano e i miei meravigliosi Ematologi mi sorridevano.

Lorenzo e Ida mi aspettavano a casa. .

Sono passati 19 anni e il mio senso di gratitudine è rimasto intatto e immenso. Verso chi mi amava, verso chi mi curava, verso la mia donatrice, verso Milano, la mia città. Verso la fortuna che, a un certo punto, mi ha trovato. 

Adesso ho quasi 60 anni e mio figlio va all'università, se qualcuno me lo avesse detto quel giorno, gli avrei dato del pazzo. 

Grazie ancora una volta a tutti, anche a chi legge questo blog.

Che 'ntender no la può chi no la prova.





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