venerdì 19 aprile 2013

sette anni

E' passato un altro anno, così sono diventati sette quelli che sono passati dal trapianto di midollo osseo da donatore non consanguineo. Adesso sto bene, anche se questi anni non sono stati sempre facili, la crisi morde tutti anche chi è stato fortunato come me e ha potuto curare il mieloma. Un cancro del sangue, il mio era piuttosto aggressivo. Ora però, grazie al reparto dell'Istituto dei tumori che mi ha seguito (e tuttora mi segue), sono qui.
Mi godo la mia famiglia, tutto il buono che la vita ha da darmi.
Questo post, questa volta, lo sto scrivendo dalla pancia dell'istituto mentre sono in attesa tra una visita e un esame. Entrare qui dentro oggi mi ha colpito come sempre: le strutture migliorano ma il numero di pazienti è sempre alto. Sono in tanti ad avere bisogno dell'istituto per le cure  ma anche solo per una parola che li possa aiutare a comprendere meglio quello che stanno affrontando.
Siamo morsicati dalla crisi economica e questo ci porta a concentrare ancor di più l'attenzione sui bisogni primari: l'affetto e la salute. Due colle che provano a tenere insieme tutto. Però, e beh che non mettevo un però?, però tutto salta se le persone non si danno da fare per aiutarsi l'un l'altro. Mi rendo conto che è molto difficile trasmettere questo concetto nella sua accezione più completa.
Sette anni fa, appunto, ho ricevuto le cellule che mi hanno salvato la vita. Il 18 aprile 2006 è stato il giorno del trapianto. In questo periodo molte cose sono cambiate e molte cose sono rimaste uguali. E' cambiato il mio modo di vedere il mondo (e di apprezzarlo), mio figlio che cresce, alimenta il sentimento di gratitudine. La rabbia invece si nutre dal leggere, ascoltare, vedere la finzione quotidiana, quella per cui se fai dei sacrifici, se ti applichi avrai sicuramente la tua soddisfazione. E' vero solo in parte, nel senso che certamente bisogna impegnarsi (condizione necessaria) ma non è detto che il risultato arrivi. E penso a tutti coloro che lottano con il cancro, che si applicano alle terapie,  in definitiva che soffrono e che poi, purtroppo non ce la fanno. Al contrario ci sono coloro cui le cose vanno bene e non se ne rendono nemmeno conto. Su questi due estremi cartesiani si sviluppa molto della vita di ognuno di noi.
Oggi è una specie di secondo compleanno, sono venuto al mondo una seconda volta, e sono contento di festeggiare.
Ringrazio tutti, in primis la mia ematologia e poi tutti quelli che mi vogliono bene e leggono il mio blog.

2 commenti:

  1. oggi ti ho letto,...ti ho trovato per caso , cercavo esperienze e testimonianze sul mieloma, la mia mamma solo 2 mesi fa ha scoperto di avere questo tipo di tumore, e cosi oggi siamo qui a lottareCON LEI , INSIEME A LEI!!,...
    leggerti mi ha fatto emozionare, sorridere e piangere..anche noi siamo nuovi "FREQUENTATORI ASSIDUI" dell istituto di via venezian, anche lunedi saremo nuovamente li.. tutto quello che hai raccontato di questo posto e delle vite che si incrociano e' assolutamente vero, e non potevi raccontarlo meglio di come l hai fatto! volevo solo salutarti e farti sapere che avrai due nuove fans! ( io e lamia mamma!):-)) e anche un' ultima cosa , lunedi quando saro' in istituto mi informero' su come poter donare il midollo e sara' il mio piccolo contributo,tu , la mia mamma e tutti quelli che avete a che fare con queste malattie fateci un favore: NON MOLLATE MAI!!!! grazie! a presto!

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    1. Cara Cinzia grazie per quello che hai scritto. ho iniziato a tenere questo blog proprio per cercare di dare la mia testimonianza. Ci vuole fortuna e determinazione. All'Istituto poi sono bravissimi (e Vittorio Montefusco - se siete in cura per il mieloma è facile che sia lui il vostro riferimento è un super grande). presto avrò anche io il controllo.
      Per qualsiasi cosa puoi scrivermi o cercarmi su Facebook.
      Ciao Marco marcoh2o@gmail.com

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