lunedì 20 febbraio 2012

un altro giro

Un altro controllo, un’altra giornata all’istituto dei tumori. Un altro, l’ennesimo, sospiro di sollievo. I dati, i numeri spesso sono freddi e dicono e non dicono. Nel caso degli esami del sangue spiegano la differenza tra chi vive, chi sopravvive e chi invece, purtroppo, ha un destino segnato. Io sono uno di quelli che tecnicamente, come riportano le riviste mediche, è un sopravvissuto al cancro, al mieloma. A una brutta bestia che mi ha lasciato un sacco di segni addosso, dalle cicatrici dei cateteri, ai buchi dei prelievi, dalla piazza in testa alle ossa di vetro soffiato. E quando fa freddo e c’è brutto tempo, mi fanno male. Però, però, anche l’ultimo giro ha detto immunofissazione negativa. Il massimo per chi soffre di un cancro del sangue e ha fatto un trapianto di midollo osseo da un donatore non consanguineo. Queste prime righe sono il mio mantra per affrontare la vita di tutti i giorni. Dalle situazioni più semplici a quelle più difficili. Non dimentico mai da dove sono venuto, anzi i controlli e l’ambulatorio me lo ricordano sempre. Per chi non mi conosce, e mi vede abbastanza in forma posso sembrare un accompagnatore, in realtà molto di quello che stanno passando gli altri pazienti l’ho già provato sulla mia pelle. L’attesa, l’ansia, la paura non ti mollano mai. Anche quando esci. Il malato di cancro rimane tale , anche quando ha concluso la sua visita.

Ho conosciuto Gianni Bonadonna uno dei più importanti oncologi al mondo. Mi ha voluto conoscere dopo che gli avevo mandato il pezzo n. 101 del mio libro: quello sull'istituto dei tumori. E' stato un incontro emozionante,  che mi ha riconciliato con gli uomini. Come tutti i grandi, il grande guerriero Gianni non aveva bisogno di dire quasi niente. Mi ha fatto sentire subito a mio agio. La cura che ha messo a punto lui  per il infoma di Hodgkin è, dopo anni, ancora la più efficace a livello mondiale. A dirlo non è lui ma il New England Journal of Medicine, la più importante rivista medica del mondo. E' stato un bel momento che mi ha arricchito umanamente. Abbiamo parlato di tante cose, della malattia (lui conosce benissimo la mia), del Milan (non avevo sbagliato, è rossonero), di Milano, dell'oncologia e di libri. Lui è uno che ne ha scritti di importanti. Con noi c'era Roberta, una specie di angelo custode.
L'ultimo pensiero è per l'ambulatorio dell'oncologia pediatrica, un reaprto speciale, il più speciale di tutti, lo si intravvede dalla sala prelievi. Ogni volta che lo vedo penso alla forza di chi deve recarsi in quel luogo. E vedo i piccoli guerrieri giocare, sono loro, e i loro genitori, gli eroi, di questo mondo fatto di trend, di spread, di pil, di ammortizzatori sociali. Il significato della parola lotta è lì. Il resto sono tutte ..., va bé non voglio scrivere parolacce, ma avete capito. Per chi ha un figlio piccolo il coinvolgimento diventa esponenziale.
La vita mi ha riservato poi la pagella di Lorenzo, la sua prima pagella. Tutti bei voti, mi ha commosso sapere quali sono le sue prove con la vita, il confronto con gli altri. L'alzarsi tutte le mattine per andare a fare il suo dovere. E' stato speciale.
Sono andati in onda su raitre due interviste che abbiamo registrato giuliano e io in cui parliamo del nostro libro. Anche questa è stata un'esperienza particolare. Siamo andati sui luoghi in cui abbaimo ambientato alcuni dei nostri perché e ne abbiamo parlato. Sono venuti benissimo.
Il primo è sul sommergibile Toti e potete vederlo a questo link posizionandovi con il cursore al minuto 17 http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-d1771bdd-3372-4621-b543-25e70b1cdb11.html?idVideo=ContentItem-00fbbd3c-7f34-4124-93e4-a937e1ea2ec7&idArchivio=Buongiorno  mentre quello sul quartiere dei fiori è questo  http://www.rai.tv/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-d1771bdd-3372-4621-b543-25e70b1cdb11.html?idVideo=ContentItem-d3d41b9d-bd38-43ce-9b82-ed05e8a07b30&idArchivio=Settimanale il cursore in questo caso il cursore è da mettere sul minuto 16.30
Insomma tante cose belle, anche perché di quelle più complicate e menoo  divertenti mi sono stancato di parlare.
Un abbraccio a tutti quanti. E' un piacere sapere che ci siete.
Marco.